domenica 17 novembre 2013

Al voto subito, ma non tutti...

http://m.youtube.com/watch?v=3nH7WWjjqWY&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3D3nH7WWjjqWY

Fino a qualche tempo fa, quando iniziai a dirlo pubblicamente, venivo attaccato non solo da persone ignoranti, ma anche da quelli che vengono definiti benpensanti. A volte, quest'ultimi, li incrociavo e in privato quasi tutti mi dicevano: " hai ragione, ma non si possono sostenere certe idee in pubblico..." Come per dire: la penso come te ma non posso dirlo... Ultimamente sempre più persone mi stanno dando ragione e anche loro sostengono che non tutti possono andare a votare, o perlomeno il voto non può essere uguale per tutti... Sono sempre di più i cittadini che si disinteressano della politica e di conseguenza della cosa pubblica. Credono in tutto quello che sentono nelle televisioni o che leggono sui giornali, dove un'informazione faziosa e di partito condiziona le loro già labili menti. Perché il futuro di un paese deve essere lasciato in mano alla decisione di migliaia di persone, purtroppo milioni, che vanno a votare solo perché lo ritengono un diritto acquisito? Oltretutto molti di loro, se non quasi tutti, votano per tradizione. Chi a sinistra perché di la' ci sono i fascisti, chi a destra perché di la' ci sono i comunisti e chi al centro perché gliel'ha detto il parroco... Senza rendersi conto che ora tutte queste forze politiche, governano insieme... Il mio voto non può essere uguale a quello di un illustre scienziato o di un maestro di cultura, o di chi volete voi... ma non è uguale a quello di milioni di persone che passano la propria vita a parlare di nulla lobotomizzati da decenni di sottocultura televisiva. Per andare a votare ci vorrebbe un esamino di ingresso... E superata una certa età meglio portare il cane a passeggio...

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