mercoledì 8 gennaio 2014

Alta velocità per cosa?

Il parere arriva dalla seria Svizzera: la linea ferroviaria Torino –Lione  è inutile, perché il transito di merci tra Italia e Francia è quasi allo zero. In valle di Susa, si apprende, transita appena un decimo del carico che già ora potrebbe essere tranquillamente trasportato. Da sottolineare che a essere semi-deserta è la linea ferroviaria attuale, la Torino-Modane, appena riammodernata.
Va da sé che se già la line esistente è sottousata, che senso ha realizzare un doppione, che è poi la Tav, a cui tutta la Val di Susa si oppone con forza da trent’anni, sostenuta anche da pareri di esperti e docenti universitari, che ne sottolineano l’impatto ambientale devastante, pericolosa per la salute e letale per il debito pubblico, dato che costerebbe almeno 26 miliardi di euro. Ma soprattutto: la grande opera più contestata d’Italia sarebbe completamente inutile.  Luca Giunti, attivista No-Tav e referente tecnico per la Comunità Montana valsusina dichiara: “«Il traffico globale tra Italia e Francia avrebbe potuto tranquillamente essere ospitato soltanto sull’attuale ferrovia, e senza neppure riuscire a saturarla completamente.
Invece, sulla direttrice della val Susa è transitato appena un decimo delle merci trasportabili ed il trend è in continua diminuzione”.  Per contro, la frontiera di Ventimiglia ha accolto, da sola e quasi interamente su strada, 17,4 milioni di tonnellate, 3 in più di quelle piemontesi. “Laggiù la ferrovia ha stretti vincoli e andrebbe ammodernata, con spese e disagi tutto sommato contenuti perché si lavorerebbe a livello del mare e senza dover traforare le montagne. Inspiegabilmente, invece, quel passaggio è trascurato da ogni politica”. Ma il Governo italiano insiste nel voler realizzare la linea ad alta velocità, i cui benefici si potranno vedere solo nel 2070, sempre che le previsioni di incremento dei traffici si  realizzi. Le iniziali previsioni di incremento si sono rivelate pura fantascienza, messe a confronto con la realtà. Già oggi, conferma la Svizzera, in valle di Susa il traffico potrebbe crescere del 900%, senza bisogno di nuove ferrovie.
Fonte: www.contropiano.org

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